Bonus facciate 2020: troppo bello per essere vero?

Il Bonus facciate è un nuovo incentivo che è stato inserito a sorpresa nella Legge di bilancio 2020. Ecco in cosa consiste la super-detrazione e quali sono le spese ammesse.

bonus facciate

Nessun taglio per il pacchetto di incentivi che riguardano la casa, che al momento è stato prorogato dalla Legge di Bilancio per tutto il 2020.

Oltre alla buona notizia della conferma delle attuali percentuali di sconto, se ne aggiunge un’altra altrettanto positiva: i Bonus Casa sono stati addirittura ampliati con l’aggiunta di un nuovo incentivo.

Infatti per la prima volta fa la sua comparsa nel testo della Legge di bilancio il Bonus facciate , che offre la possibilità di detrarre dalle imposte sui redditi il 90% delle spese documentate sostenute nell’anno 2020, relative a recupero e restauro delle facciate degli edifici.

Questa misura vuole spingere i contribuenti ad investire di più nella cura dell’aspetto dei loro edifici, che in molte città italiane appare visibilmente trascurato.

Il beneficio consiste in uno sconto Irpef detraibile dalla dichiarazione dei redditi che, come accade per la maggior parte degli altri Bonus Casa, non viene recuperato subito ma nell’arco di 10 anni; tuttavia, alla fine di questo arco di tempo la facciata sarà praticamente quasi regalata dallo Stato.

Infatti ciò che colpisce di più è la percentuale altissima di detrazione, che supera addirittura quella dell’85% prevista per i lavori combinati di riqualificazione energetica e antisismica con l’abbattimento di almeno due classi di rischio.

Questo è indice del fatto che per il Governo il Bonus facciate può essere un valido strumento per abbellire le nostre città e per stimolare dei movimenti positivi nel mercato dell’attività edilizia.

Quali lavori rientrano nel Bonus facciate?

Al momento la norma descrive il Bonus facciate come un’agevolazione che permetterà di portare in detrazione anche una semplice ripulitura e/o tinteggiatura, senza ulteriori interventi.

Infatti lo sconto si estende alle manutenzioni ordinarie, privilegio prima riservato alle «parti comuni» degli edifici con almeno due distinte unità immobiliari catastalmente individuabili.

Quindi, anche per ville e villette costituite da una sola unità immobiliare si potrà effettuare la manutenzione ordinaria delle facciate usufruendo della detrazione al 90%.

Inoltre non esistono limiti di spesa: al Bonus facciate non si applica il tetto massimo di 96mila euro per unità immobiliare (per i condomini, comunque, l’importo deve essere considerato in riferimento alla spesa sostenuta per la singola unità) stabilito dal Bonus ristrutturazioni.

Quindi si possono concepire consolidamenti e abbellimenti di ogni genere.

Quando il testo definitivo della Legge verrà approvato e uscirà la guida dell’Agenzia delle Entrate vedremo se ci saranno cambiamenti ed indicazioni più precise.

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A presto!

 

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